Sono convinto che se l’uomo riuscirà a instaurare un rapporto emotivo con l’Arte potrà
costruire una relazione nuova e non strumentale con la Natura.
Potrà fermarsi di fronte a un albero in fiore, applaudire e commuoversi.
(Pinuccio Sciola)
Il rapporto con la Natura ha permeato da sempre il pensiero di Sciola diventando ispirazione in tutto il suo processo creativo.
Il visual scelto per questa edizione del festival è un’opera di Sciola, dal titolo “Era una foresta”, un progetto – non realizzato – che rappresenta simbolicamente una natura bruciata, impoverita, violentata dagli interventi umani ma allo stesso tempo suggerisce la possibilità di rinascita grazie alla visione dell’arte, allo sguardo altro dell’arte, come strumento di consapevolezza.
Solo attraverso il rispetto della natura è possibile immaginare e costruire scenari futuri e sostenibili.
Il festival quest’anno coinvolge nuove sedi a Cagliari – dal MUACC Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee, al Teatro Massimo, alla prima biblioteca aeroportuale italiana del “Mario Mameli” di Elmas – insieme ai consueti luoghi di San Sperate, il Giardino Megalitico, il Museo del Crudo e il Giardino Sonoro, museo a cielo aperto di Pinuccio Sciola che si conferma spazio ideale di ricerca e sperimentazione artistica.