Julia Varley è nata a Londra nel 1954. Ha fatto gli studi in Italia dove ha lavorato con il Teatro del Drago, il Centro Sociale Santa Marta e il Circolo La Comune, e come assistente alla produzione di film pubblicitari. Dopo essersi unita all’Odin Teatret, dal 1976 Julia vive in Danimarca, lavorando come attrice negli spettacoli Anabasis, J.S. Bach, Il milione, Ceneri di Brecht, Il vangelo secondo Oxyrhincus, Talabot, Il castello di Holstebro I e II, Kaosmos, Le farfalle di Doña Musica, Mythos, Ode al progresso, Nello scheletro della balena, Le grandi città sotto la luna, Il sogno di Andersen, Don Giovanni all’inferno, Ur-Hamlet, La vita cronica, Il matrimonio di Medea, Ammazzando il tempo, Ave Maria, L’albero.
Con l’Odin Teatret Julia Varley lavora anche come pedagoga in scuole e università e ha sintetizzato la sua esperienza in cinque dimostrazioni di lavoro: L’eco del silenzio, Il fratello morto, Testo-azione-relazioni, Il tappeto volante, I venti che sussurrano.
Dal 1986 partecipa alla concezione ed organizzazione del Magdalena Project, una rete di donne nel teatro contemporaneo e dal 1990 alla concezione ed organizzazione dell’ISTA (Scuola Internazionale di Antropologia Teatrale) diretta da Eugenio Barba. È la direttrice artistica del Festival Internazionale Transit, Holstebro, dedicato a temi di interesse per donne che lavorano in teatro.
Julia Varley ha curato la regia di spettacoli con il Pumpenhaus Theater in Germania (Auf den Spuren des Yeti e Blau); con Ana Woolf in Argentina (Semi di Memoria, Bianca come la notte, Dietro al telone); con Hisako Miura in Giappone (Matrimonio della Volpe); con Lorenzo Gleijeses e Manolo Muoio (Il figlio di Gertrude, L’esausto o il profondo azzurro), con Gabriella Sacco (Il gusto delle arance) e con Teresa Ruggeri (Rovine del tempo) in Italia; con Marilyn Nunes in Brasile (Stelle, L’opposto); con Amaranta Osorio e Teresa García in Spagna (Anonime).
Julia Varley ha scritto vari articoli e saggi pubblicati in riviste come Teatro e Storia, Lapis, Performance Research, New Theatre Quarterly, Conjunto, Teatro XXI, The Mime Journal; è redattrice di The Open Page ed autore del romanzo di un personaggio Vento ad Ovest e del libro Pietre d’Acqua sul suo lavoro come un’attrice dell’Odin Teatret.