Antonino Pirellas
Nasce a Bonarcado (OR) il 28 luglio 1964. La sua è una formazione eterogenea, che spazia da quella classica e artistica a quella scientifica. Studia al Liceo Classico di Nuoro e, negli stessi anni, è allievo di Remo Branca nell’incisione xilografica e nella pittura.
Appassionato del mondo vegetale, studia Agraria a Sassari e Biotecnologie Vegetali all’Università di Pisa, illustrazione all’Istituto Europeo di Design di Cagliari e graffitismo a New York.
Dalla pittura di paesaggio e incisione xilografica della sua formazione iniziale è passato a esplorare in modo analitico il disegno espressionistico, ponendo al centro dell’attenzione l’uomo contemporaneo con ironia a tratti graffiante, più spesso giocosa, per un’arte di impegno ambientale e con temi ispirati alle culture locali compresse da una globalizzazione consumistica.
Dal 2002 alterna l’impegno in difesa dell’ambiente con la ricerca nei campi della Land Art. Sua, e con collaborazioni multidisciplinari, la prima realizzazione della “Pavoncella di Sardegna”, intervento di Land Art nella piana del Campidano (Ussana – Donori, 2002), realizzata con oltre 5 milioni di piante di erba medica, tracciata col GPS su un campo di 13 ettari ingialliti dalla siccità.
Successivamente altri interventi di Land Art: nel 2007 “Colores de Monte” sul Monte Spada del Gennargentu, nel 2010 un’installazione all’Orto Botanico di Cagliari dedicata a Joseph Beuys, nel 2014 “Pavoncella de frores” in un terreno conteso tra Villasor e Decimoputzu; nel 2017, sul lago Omodeo di Sorradile (OR) ha collaborato per un intervento di land art realizzando il prototipo di un’isola galleggiante con piante acquatiche e geo-lana fitodepuranti.
Attualmente lavora come ricercatore presso l’agenzia Agris della Regione Sardegna ed è autore con Mauro Ballerodi un libro sui giardini storici della Sardegna.