RISORSE VITALI
mostra di forme espressive in carcere e all’ergastolo.
Quali sono le energie a cui ricorrono i detenuti per sopravvivere al carcere, all’ergastolo, al manicomio giudiziario?
La creatività sembra essere una delle risorse più efficaci per resistere e reagire alla privazione della libertà e a condizioni mortificanti e, spesso, mortali: disegnare, dipingere, scrivere per affrontare la sofferenza conservando con tenacia la propria umanità, pur con orizzonti ristretti.
La mostra Risorse Vitali propone una selezione dell’ Archivio di scritture, scrizioni e arte ir-ritata, che dal 1990 raccoglie produzioni e materiali di reclusi, che oggi comprende oltre 1.200 opere.
L’obiettivo è quello di rompere l’isolamento sociale della reclusione, costruendo occasioni di incontro tra i linguaggi espressivi emersi dalla solitudine di una cella e i cittadini, sensibili ai diritti delle persone, che immaginano una dimensione solidale della società.
Ma più in generale la speranza è quella di sollecitare la consapevolezza delle risorse espressive alle quali ciascuno può attingere per prendersi cura di sé, della propria esperienza di vita e instaurare una diversa relazione comunicativa con gli altri.
Risorse vitali, appunto.